La Zena Runners è una società sportiva genovese nata nel 2016 con un obiettivo chiaro: rendere l’atletica leggera accessibile a tutti, senza puntare solo alla competizione. Fondata sui valori di inclusività, amicizia e passione per la corsa, la Zena Runners è un punto di riferimento per amatori e atleti esperti. Oltre agli allenamenti settimanali e alle numerose gare organizzate, la società si distingue per il suo impegno sociale, sostenendo cause benefiche e coinvolgendo i soci in un ambiente accogliente e motivante.
Fabrizio Oliva: Certo, Paolo! La Zena Runners è nata nel 2016 non con ambizioni agonistiche, ma con l’idea di avvicinare le persone all’atletica leggera. Volevamo che chiunque potesse partecipare, anche senza puntare a risultati in classifica. La nostra filosofia è quella di incoraggiare tutti, dai neofiti agli appassionati, a vivere la corsa come un’attività che fa bene al fisico e alla mente, in un ambiente ricco di socialità e amicizia. Il nostro scopo è proprio aumentare il numero di persone che si avvicinano a questo sport, senza alcun fine di lucro, e di mantenere uno spirito libero e genuino.
Oliva: Abbiamo strutturato una serie di convenzioni per rendere l’esperienza dei nostri soci ancora più completa. Ci impegniamo a mantenere accessibili i costi per l’accesso ai campi di atletica e offriamo convenzioni per le visite mediche, essenziali per chi pratica sport. I nostri soci possono anche usufruire di sconti presso negozi specializzati in scarpe e abbigliamento sportivo, oltre ad accordi con fisioterapisti
e massaggiatori, per garantire un’assistenza completa in ogni aspetto legato al running.Pelloni: Sembra un obiettivo molto inclusivo. Come si traduce tutto questo nell’organizzazione della società?
Oliva: Sì, siamo una società ben strutturata, dove io e il vicepresidente Stefano Vernocchi abbiamo creato un solida struttura nel consiglio direttivo Zena Runners di giovani molto bravi e appassionati che si occupano di vari aspetti come segreteria, gestione del sito, abbigliamento sociale e social network, mantenendo sempre aggiornate le nostre pagine Facebook e Instagram. Inoltre, organizziamo campionati interni con classifiche di qualità, quantità e trail, premiando i soci a fine anno. Per quanto riguarda le nostre gare, abbiamo responsabili per ogni area, come percorso, ristoro, iscrizioni e premiazioni, per garantire una gestione efficace di ogni evento.
Pelloni: A proposito di gare, quali eventi organizzate direttamente?
Oliva: Organizziamo quattro gare principali: il Biscione di Corsa, una gara su strada di 7 chilometri; il Mini Trail del Biscione, sempre di 7 chilometri, ma su un percorso misto tra sterrato e asfalto; e poi c’è il Duathlon Valbisagno, una gara che abbiamo creato con Zena Bike, con 5 chilometri di corsa, 20 chilometri di bici e altri 2,5 chilometri di corsa, sia in singolo che in staffetta. Quest’ultima è diventata un vero fiore all’occhiello per noi. Infine, organizziamo una gara su pista di 5.000 metri in memoria del nostro socio Danilo Pedretti, che quest’anno sarà anche inserita nel calendario FIDAL.
Oliva: Sì, assolutamente. Ogni anno ci impegniamo a donare parte del ricavato delle nostre gare a diverse associazioni. Ad esempio, per il Biscione di Corsa destiniamo il 30% a un’associazione che realizza i desideri dei bambini malati oncologici. Un'altra iniziativa è legata alla Corri Casanova, organizzata da un nostro socio, in cui devolviamo il ricavato a favore di una ragazza affetta da una grave e incurabile malattia neurodegenerativa (Per il sorriso di Ilaria di Montebruno). Per la gara su pista in memoria di Danilo Pedretti, facciamo una donazione all’ARC. Inoltre, collaboriamo con il CIV di Marassi e la Media Val Bisagno per organizzare la Family Run di luglio, devolvendo l’intero ricavato alla Banda degli Orsi, a supporto delle famiglie dei bambini ricoverati al Gaslini.
Pelloni: Parliamo dei vostri atleti. So che avete sia amatori che top runner. Puoi raccontarci di alcuni di loro?
Oliva: Certo, tra i nostri top runner ci sono atleti che partecipano a competizioni di alto livello. Denise Zacco, ad esempio, è un’ultratrailer che gareggia in eventi di oltre 50 chilometri, come l’Ultratrail del Lago d'Orta e l’Ultratrail di Pantelleria, e il Passadore. Due anni fa aveva partecipato anche al Tour de Jeanne, arrivando tra i primi posti anche in quella gara lì, la gara più dura del mondo. Un altro atleta di rilievo è Paolo Fiacchi, che quest’anno ha vinto l’Ultra X Wales 110 in Galles, sulla distanza di 110km in 14h 33'29" , anche lui nelle varie gare in Italia si piazza sempre nei primi dieci. Abbiamo anche Roberto Canepa, che ha completato la maratona di Mosca sotto le tre ore, e altri atleti come Trestin Cristina, Annovazzi Sidar, Patrick Panetto, Jacopo Rubino, Caputo Mattia e Davide Cavalli, impegnati in competizioni importanti come il Lavaredo Ultra Trail e la 100 km del Passatore o su gare su strade.
Pelloni: A livello sociale, come riuscite a mantenere questo senso di comunità tra i soci?
Oliva: Organizziamo allenamenti collettivi settimanali, e dopo le gare spesso andiamo a mangiare insieme. Questo aiuta a creare un forte legame tra i soci. Inoltre, da alcuni anni vinciamo la classifica della società con più atleti partecipanti alla Mezza di Genova, con circa 100 iscritti, il che testimonia l’affiatamento e il senso di appartenenza dei nostri membri.
Pelloni: Fabrizio, la Zena Runners sembra essere ben strutturata. Come è organizzata internamente e come gestite le attività e le gare?
Oliva: Sì, abbiamo una struttura molto solida, con un direttivo che si occupa di ogni aspetto. La segreteria gestisce le iscrizioni e le pratiche amministrative, mentre altri membri si occupano del sito internet e dei social network, con aggiornamenti costanti su Facebook e Instagram per tenere i nostri soci sempre informati. A fine anno, premiamo i partecipanti dei nostri campionati interni, che includono classifiche basate sulla qualità, la quantità e il trail.
Quando organizziamo le gare, ci affidiamo a responsabili dedicati per ogni aspetto: dal tracciato del percorso ai ristori, dalle iscrizioni fino alle premiazioni. Gli sponsor sono fondamentali in tutto questo: ci aiutano nelle premiazioni fornendo i loro prodotti, e molti di loro sono amici della società o grandi aziende che ci sostengono con generosità. È grazie a loro se riusciamo a dare valore aggiunto alle nostre manifestazioni, creando eventi apprezzati e coinvolgenti per i partecipanti.
Pelloni: Avete sponsor che vi supportano in queste attività?
Oliva: Sì, abbiamo sponsor che ci sono vicini e ci aiutano nelle premiazioni delle gare con i loro prodotti. Alcuni sono amici della società, altri sono grandi aziende che credono nel nostro progetto. Per noi, ogni socio può essere una risorsa e portare un valore aggiunto con un’idea, un aiuto o un piccolo contributo, purché ci sia passione.
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