venerdì 8 novembre 2024

Andrea Giorgianni racconta la Prato Valcanate: sfide passate con Sanna, Cavalletti Bifulco e nuove emozioni il prossimo 17 Novembre

Paolo Pelloni: Ciao Andrea. Puoi raccontare cosa rende unica la gara della Prato Valcanate, che si terrà il prossimo 17 Novembre a Genova?

Andrea Giorgianni: La Prato Valcanate è una gara davvero speciale che si svolge in alta Val Bisagno.
È una corsa che possiamo definire "collinare" perché l'altimetria varia lungo tutto il percorso, creando una sfida costante per i partecipanti.
Durante la gara, infatti, si incontrano diversi tipi di terreno: dall'asfalto allo sterrato, fino alle piastre di luserna, e tutto questo può cambiare anche in base alle condizioni climatiche.



Pelloni
: Sembra un percorso davvero interessante. Cosa rende questo tracciato così affascinante per i corridori?

Giorgianni: Una delle caratteristiche più affascinanti della Prato Valcanate è il paesaggio. Il percorso riprende il vecchio acquedotto storico di Genova, quindi

mentre corri puoi goderti panorami mozzafiato e immergerti nella storia della Val Bisagno. È un'esperienza che va oltre la semplice corsa, è un viaggio tra natura e storia, un elemento che pochi percorsi cittadini possono vantare.

Pelloni: Guardando l'altimetria del percorso, sembra che ci siano delle salite impegnative. Quali sono le principali difficoltà?

Giorgianni: Esattamente. Il tracciato è lungo circa 8 km e prevede un giro di boa a 4,8 km, nel punto più alto di ValCanate. I dislivelli variano parecchio, quindi è fondamentale saper gestire bene lo sforzo, specialmente nelle salite più impegnative, per avere energia nel tratto finale. È una gara che non perdona chi parte troppo forte.



Pelloni: Hai partecipato a questa gara in diverse occasioni. Quali sono i tuoi ricordi più belli?

Giorgianni: Ho dei bellissimi ricordi legati a questa gara. Ricordo le volte in cui ho avuto la fortuna di vincere, ma anche le gare in cui ho perso sono rimaste nel mio cuore. Ho vissuto sfide sportive indimenticabili con avversari come Armando Sanna, Davide Cavalletti e soprattutto il compianto Andrea Bifulco, con cui ho avuto scontri leali e intensi. Sono ricordi che custodisco con affetto e che mi ricordano quanto sia bello competere in modo sano.


Pelloni: Qual è il consiglio principale che daresti a chi si appresta a partecipare alla Prato Valcanate per la prima volta?

Giorgianni: Direi di tenere d'occhio le condizioni del percorso e del clima. La varietà del terreno, che passa dall’asfalto allo sterrato fino alle piastre di luserna, può diventare impegnativa, specialmente se il terreno è bagnato. Consiglio ai corridori di avere scarpe adatte e di studiare il profilo altimetrico per sapere dove dosare le energie. La gara è intensa, ma offre anche momenti di grande soddisfazione, soprattutto quando si arriva in Piazza Suppini, dove si trova il traguardo.

Pelloni: Grazie mille, Andrea. C’è un messaggio finale che vuoi lasciare ai partecipanti?

Giorgianni: Certo! Vorrei augurare a tutti un buon divertimento e una giornata piena di emozioni. La Prato Valcanate è una gara che mette alla prova, ma è anche un’occasione per godersi la bellezza di Genova e della Val Bisagno. Vi aspetto sul percorso e… alla prossima gara!

Pelloni: Grazie ancora, Andrea, e un grosso in bocca al lupo per questa edizione della Prato Valcanate!




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