Prima del fatto di cronaca, un appello agli atleti/e
L'importanza di sottoporsi annualmente alla visita medico sportiva per il rilascio del Certificato Medico di idoneità all'attività agonistica sportiva.
Prima di tutto la salute
ricevuto via email da Rossi Rodolfo
... dopo lo svolgimento della gara del 25 Aprile la "Marcia di S. Leonardo"
una ragazza di 34 anni, finita la corsa ha avuto un malore con conseguente
arresto cardiaco, per l'esatttezza ne ha avuti 2 prima che sopragiungesse
l'ambulanza. La casuale fortuna ha voluto che tra i concorrenti vi fossero 2 dottori che
prontamente hanno eseguito il massaggio cardiaco alla ragazza, rimettendo in funzione,
l'attivita' cardiaca, dopodiche', la ragazza, e' stata trasportata in ambulanza in ospedale.
Le condizioni della ragazza, seppure in coma farmacologico, paiono buone e nella serata dovrebbero risvegliarla augurandosi che non vi siano stati danni celebrali conseguenti all'arresto cardiaco.
Si ringrazia il dott. Bartolomeo Bacigalupo
e la sua collega per aver salvato la vita a questa ragazza ...
Alla luce di quanto accaduto quali accorgimenti devono adottare gli organizzatori di manifestazioni podistiche competitive e non ? Quali le responsabilità delle società e degli atleti che corrono senza aver rinnovato il certificato medico agonistico ?
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Quello che è stato scritto corrisponde esattamente alla realtà dei fatti. Dispiace invece leggere sul Secolo XIX di ieri un articolo sul fatto di cronaca contenente diverse imprecisioni. E' da rimarcare comunque il fatto che i soccorsi non sono stati tempestivi e solo la presenza tra i partecipanti di due dotttori ha evitato il peggio. C'è comunque da riflettere parecchio.
RispondiEliminaA me sembra che la distinzione tra eventi competitivi e non competitivi debba essere ripensata. La Family Run del 17 aprile può essere sicuramente considerata non competitiva ma, quando la distanza si allunga, l'etichetta "non competitiva" ha ancora senso dal punto di vista medico?
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