martedì 12 giugno 2012

Scalata al Diamante - di Gilberto Costa


Scalata al Diamante 2012
Brividi ... da vivere.
 “Breve, violenta, intensa come una lama
che penetra le carni fino alle viscere. Una fitta acuta, un male morboso”.

Venerdì sera, una gara al fulmicotone.
Aspetti il Diamante ma intanto l'inizio ripercorre la Riga...ntoca
che s'inscena domenica 10 giugno al sorgere del sole.
Si sale respirando l’asfalto stretti nel plotone che pian si tende asfissiati dal caldo.
Si soffre, ansima, agita, al cospetto di giovani amanti spettatori
che si addomesticano come farfalle  fra gli alberi,
come  merli vivaci si inseguono, raggiungono, all’ombra del Righi.
Il cancello dell’Avvocato  spalanca il precipizio ognuno dei  propri limiti,
una voragine che inghiotte tutti.
Si entra invadendo un pezzetto della recentissima  Panoramica,
 il  tratto, quello più duro.
Una galleria di bosco incantato conduce ai piedi del monte in vetta al quale c'è il forte.
Falcate spezza gambe.
Il fiato si fa corto,  spegne, fino ad  implodere nel silenzio.
 IL DOLORE DEI VELOCISTI COLORA DI SANGUE I PRATI DELLA BATTAGLIA. INIZIANO A SALTARE, PERIRE AL SUOLO. CAMMINANO …
Si fermano a spiegarsi, tentar di farlo i perché di quella morsa che
non li fa avanzar di corsa.
La fatica, l’acido lattico divorano loro il fegato. (mani, chini sul fianco dx)
Scrollano la testa, giustificano, arrendono … proseguono!
La salita finale è una intensa libidine, si  ammira ogni dove, a perdi vista.
Lontano da qualche parte, portato dal vento
FISCHIA IL TRENINO Genova Casella, tutto si compie felice.

Ci guarda Genova che cena, il mare che trema,
addirittura il monte Antola lontano, sornione in attesa.
Si scomoda il cielo, limpido colora.
 Si fa largo il sole che sbadigliando curva, genuflettendosi  a Ponente.
 Tanto da inciampare in mare deflagrando il vento.
 L'ombra del FORTE annienta la calura dell'impresa di una sera condivisa di una corsa serena.
Il Diamante, un alveare impazzito di miele raggiunto da uno sciame d’api operaie.
Il Diamante un formicaio nevrotico conquistato da formiche rosse paonazze.
In un attimo, tutto si compie.
Il miracolo del podismo come il fato ogni corsa si rinnova.
Senza eccezione, un miracolo sempre.

Di Gilberto Costa

Nessun commento:

Posta un commento