mercoledì 18 maggio 2011

Marciaverde di Aggio - di Gilberto Costa

“E’ difficilissimo sopravvivere, ci troviamo a fare a sportellate con altre gare giganti, oggi c’erano almeno  tre o quattro. Noi ce la mettiamo tutta. Fissiamo la data di questa MARCIAVERDE  da un anno all’altro, non possiamo sapere quante e …  le corse in programma. Aiutateci a promuovere  la nostra gara …”
(Il Presidente del gruppo sportivo ricreativo  di Aggio)
MARCIAVERDE di AGGIO  (Ge)  9km circa
(Mi manda la Betta)
I momenti più significativi di questa mattinata sono riassumibili in poche parole:  A … B … C …
Altruismo, nelle vesti di Alfredo Lovotti ed Georges Di Maio, i quali si sono fermati per soccorrere e prestare i primi aiuti ad un concorrente ruzzolato giù per una chinetta. Attardandosi nella competizione agonistica, acquistandone in quella del cuore. ALTRUISTI  ECCEZIONALI. Chapeau!
Bambini, numerosissimi. Agitati nelle fasi precedenti la partenza; provare e riprovare la partenza,
poi l’arrivo di una gara vi assicuro durissima. Ammirarli al traguardo esausti, impressa nei loro  occhi una luce accecante, nelle loro voci l’idilliaco  scambio delle reciproche peripezie, brandendo nel mentre nelle mani tre pezzetti di focaccia. Si perché i bambini mangiano così. Inimitabili!
Comunità (comunione d’intenti). Quella di Aggio fatta di una manciata di persone orgogliose di mostrarsi al prossimo nel loro abito migliore. Le donne a partire dall’accoglienza, iscrizioni ... al dopo gara nel quale hanno consentito a tutti di  degustare ed abbondantemente le loro specialità culinarie. Dalla focaccia tradizionale a quella con le cipolle, dalla pizza alla farinata; il tutto annaffiato da una speciale Sangria al vino bianco (Cortese del Presidente). Esemplari!

La corsa a passo libero, nata dal sagrato della chiesa di San Giovanni Battista presenta da subito le sue caratteristiche generali. Pronti via e subito una secca scalinata taglia gambe e strada asfaltata conduce lo sfilacciato plotone al sentiero erboso. Da li a poco dopo aver raggiunto e superato   qualche orto e i vari rii al primo ristoro quello di Casa rurale di Doasco. Si sale e scende alternando la fatica allo sforzo.
Giunti nei pressi di Gave 440 mt. s.l.m,  finalmente  la salita s’inerpica decisa e continua fino alla vetta di Gola Mendicola o Colle di Sisa dir si voglia 770 mt. s.l.m. Nel frattempo altri punti di controllo/ristoro vedevano impegnati valorosi volontari nella battaglia impari versus  EOLO e MARTE .
Tratto scoperto flagellato da fortissime raffiche di vento e sottili mitragliate di grandine.
Il bosco magnanimo ed accogliente offre riparo agli avventurieri di giornata non mancando di regalare il brivido scivoloso della sua pendenza e l’adrenalina nell’affrontarlo.
 Il tempo di raggiungere Creto, salutarlo fuggiaschi,  e via giù in picchiata negli abissi di pietra come per  gli aviatori kamikaze dell’impero del  sol levante coraggiosamente facevano prima di trovare la loro fine in quello marino … il loro ultimo fine.
L’ultimo tratto dopo il secondo taglio stradale conduce i partecipanti al viottolo strettissimo e attraverso il quale siamo sparati come palle di fuoco da una bocca di cannone all’arrivo, al flash del  fotografo, nelle braccia dell’attiguo oratorio per il primo rifocillamento.
La gara agonistica ha visto il prevalere di Walter Miglio Azzurro della G.A.U che ha preceduto l’Astronauta della Cambiaso&Risso Emiliano Vassallo e Gilberto Costa dell’Atletica Vallescrivia precipitati in picchiata sul traguardo di Aggio in un fazzoletto di secondi.

“… Certo la mia piccola parte la farò. Un passaparola che altri a loro volta faranno.  Ad esempio io sono  qui in quanto la MarciaVerde mi è stata suggerita dalla Betta. Attraverso le sue parole ed al racconto della scorsa edizione mi ha descritto la bellezza del percorso, la gentilezza degli organizzatori e l’entusiasmo dei più piccoli”.

p.s  Elisabetta Iurilli da queste parti la ricordano ancora. Ricordano volentieri  le lacrime di gioia versate leggendo il suo racconto.

3 commenti:

  1. Ciao Gilberto,
    complimenti a te (per la prosa ed il piazzamento) ed agli altri partecipanti all'impresa...
    Mauro

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  2. Una gara con una organizzazione ed un ambiente familiare molto piacevole!Le mulattiere rese scivolose dalla pioggia hanno causato diversi infortunati!Il ristoro finale casalingo era ottimo ed i premi troppo belli ed inaspettati vista l'organizzazione molto familiare del Gruppo sportivo ricreativo di Aggio che ringrazio personalmente per il bellissimo tracciato.Complice il matempo ed eventi concomitanti più "in vista" hanno visto una debole partecipazione ma di grande qualità!..sono esecutore BLSD(rianimazione basica con defibrillatore e PTC(trattamento preospedaliero ai traumatizzati)...mi è sembrato doveroso assistere il ferito...niente di eccezionale dunque...Georges Di Maio

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  3. Organizzazione perfetta. Ambiente amichevole e molto accogliente. Tutti gentili e cortesi. Gara dura e magnifica, nel verde incantevole dei percorsi montani. Dolori ovunque per i 3 giorni successivi, piedi distrutti dai sassi, caviglie doloranti dalle numerose storte, ma ricordo piacevolissimo ed indelebile nella memoria.

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