domenica 3 luglio 2011

Traslaval - di Attilio Pellero

La tanto temuta tappa del Col Rodella è arrivata mietendo le sue vittime.
Sarà stato perché veniva dopo quattro giorni di gare durissime, a causa dell’altitudine o del vento che gelava il sudore sulla pelle o semplicemente per la durezza della salita. Il fatto è che i distacchi oggi si sono fatti severi connotando meglio la prestazione di squadra della spedizione di Genova di Corsa, che vince alla grande la classifica riservata ai team.
Sugli scudi Viviana Rudasso che nell’ultima tappa concede l’onore delle armi a Ana Nanu, interrompendone uno strapotere durato un triennio. Tra il buffo e il drammatico la scivolata della 4° tappa sul ponte di legno immortalata dagli scatti dei fotografi al seguito e che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze. Eccellente secondo posto di Khaled Ghallab, anche lui immortalato in una scivolata sullo stesso ponte.
Ma non potevate ascoltare di più i consigli dell’ottimo Stefano Benatti, benedetti ragazzi?
Un plauso al grande, intramontabile e simpaticissimo Emanuele Zenucchi che, dopo la parentesi dello scorso
anno, ritorna sul podio da cui era stato il nostro fortissimo Salvatore Concas a scalzarlo.
Abbiamo già segnalato ieri la prova maiuscola di Agostino Giuliano che, ben oltre i 50 anni, riesce a combattere a armi quasi pari con i giovani più forti. Oltre a stravincere la sua categoria alla fine entra nei primi 10 (9° assoluto) dopo il 15° posto della scorsa edizione.
Non ce ne vogliano il bravissimo vincitore Galliano e gli altri giovani talenti, ma Agostino è il vincitore morale di questa prova ed è forse il momento di cominciare a pensare a classifiche con tempi compensati (per età e sesso) per rendere giustizia a prestazioni eccellenti e mettere più pepe nelle gare.
Splendido il successo di Ernesto Calenda (MM55) che, dopo la rovinosa caduta del primo giorno, ha condotto una straordinaria rimonta incorniciando la prestazione con un sorpasso finale sul Col Rodella.
Non finisce di stupire, sempre tra gli MM55, la regolarità ad altissimi livelli di Mario Codella.
Il Presidente oggi ha inanellato cinque gare magistrali per grinta e determinazione e il podio è il degno coronamento di una gara impeccabile e di risultati in costante crescita.
Accanto a Ernesto e Agostino sale sul gradino più alto Silvia Bolognesi, scortata sino al traguardo sul Col Rodella da Rita Marchet, che è un peccato abbia sostanzialmente limitato l’impegno agonistico a quest’ultima tappa. Silvia, dopo il glorioso podio nella maratona di Roma, ha chiuso la gara con quasi un quarto d’ora sulla seconda e oltre mezz’ora sulla terza classificata. Chapeau!
Da sottolineare la prova in parte sfortunata di Nino Camoiano (primo nella categoria MM65 sino all’ultima tappa, tradito come molti dal vento gelido del Col Rodella ma pur sempre ottimo terzo!).
Segnaliamo ancora il terzo posto di Anna Bellini (MF45) e il secondo di Federico Albertazzi (Cat. Z).
Eccellenti le prestazioni degli esordienti Michele Mancino (57° assoluto e nei primi 10 di categoria) e di Francesco Resemini (56°).
Sempre in casa Cambiaso Risso Attilio Pellero e Enrico Repetto hanno difeso nell’ultima tappa l’8 posto di categoria.
Nel complesso è stata un’edizione di qualità, corsa con un meteo favorevole in un contesto incantevole.
I distacchi sino al 100° classificato sono pressoché analoghi a quelli dello scorso anno. Ad Anna Nanu non è bastato tuttavia confermare sostanzialmente il piazzamento del 2010 (24° rispetto al 22° posto assoluto precedente) perché Viviana (con il 14° posto assoluto) ha sfoderato una prestazione fuori dall’ordinario.
Rispetto allo scorso anno i percorsi sono sembrati scelti meglio e meglio preparati, con discese meno pericolose. Molto competenti gli organizzatori.
In sintesi: una gara da raccomandare che merita di crescere ancora.
Alle prossime!

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