di Paolo Pelloni
Il mondo dell’atletica leggera italiana e internazionale piange la scomparsa di Luciano Acquarone, storico maratoneta e mezzofondista di Imperia, morto all’età di 93 anni. Nato il 4 ottobre 1930, Acquarone ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport, diventando un simbolo dell’atletica imperiese e detentore di numerosi record nella categoria master.
Una carriera di successi
Acquarone ha iniziato a cimentarsi nell’atletica nel 1947, partecipando a centinaia di gare e collezionando innumerevoli vittorie. La sua carriera ha visto un'interruzione all'età di 38 anni a causa degli impegni lavorativi, ma è tornato in pista dopo una lunga battaglia burocratica con la FIDAL, che ha finalmente concesso il suo tesseramento a 41 anni. Questo evento ha segnato l'inizio del movimento master, permettendo agli atleti di competere senza limiti di età.
Record e riconoscimenti
Acquarone è stato campione italiano master per ben 79 volte, ha partecipato a 49 gare di Campionati Mondiali ed Europei conquistando 49 volte il podio: 19 medaglie d'oro, 6 d'argento e una di bronzo ai Mondiali, e 18 medaglie d'oro, 4 d'argento e una di bronzo agli Europei. Ha stabilito 10 record mondiali e 6 record europei, oltre a 38 migliori prestazioni italiane FIDAL, 32 outdoor e 6 indoor.
Una vita dedicata allo sport
Oltre alle sue straordinarie performance atletiche, Acquarone ha ricoperto ruoli importanti nel mondo sportivo. È stato presidente della Maurina Olio Carli dal 1966 al 1970 e ideatore della Corsa al Monte Faudo, gara che ha creato lui stesso. Ha anche fondato il Club Marathon e ha presieduto la sezione provinciale di Imperia dell’Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia dal 1974 al 2013, mantenendo poi la carica in forma onorifica.
Gli ultimi anni di gloria
Anche dopo aver raggiunto l'età di 85 anni, Acquarone ha continuato a gareggiare e a stabilire nuovi record. Nel 2015 ha segnato tre prestazioni mondiali nei 5.000 metri, 10.000 metri su strada e nella maratonina di Sanremo. La stagione 2016 è iniziata con due titoli italiani indoor ad Ancona e si è conclusa con due affermazioni splendide ai Campionati Europei.
Ricordato come un simbolo
Luciano Acquarone ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo allo sport, tra cui il “Diplome d’Honneur pour le Fair play” a Parigi nel 1985, il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2004, e le Stelle CONI d’argento e d’oro al merito sportivo nel 2012 e 2018. Anche la bicicletta è stata una sua passione, collezionando successi anche nel ciclismo.
Luciano Acquarone lascia un vuoto enorme nel mondo dell'atletica, ma il suo spirito e la sua dedizione continueranno a ispirare le future generazioni di atleti. Con lui scompare non solo un grande campione, ma anche un pioniere che ha cambiato per sempre il volto dello sport master.
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