lunedì 22 ottobre 2012

Trail del Monte Picaru - di Gilberto Costa


“Alberto Ghisellini, fa suo il trofeo Picaru davanti ad un abbronzatissimo Enesto Ciravegna. Chiude il podio Sergio Vallosio. Da sottolineare la prova maiuscola di Ivan Pesce 4° assoluto al traguardo".
5° Trail del MONTE PICARU km 36 1° Memorial Roberto Maurizio 
Cenesi-Cisano sul Neva (Sv)
Il ricordo.
Ci sono luoghi intimamente al cuore, negli abissi dell’anima, dove poniamo i sentimenti.  Amore, famiglia, amicizia, passione. Spazi ove riordiniamo i ricordi. Luoghi che coloriamo,  disciplinandoli  per momenti.  Attimi, nientemeno  istanti. Così facendo cementiamo le poche  esigue
certezze della nostra mortale, umana natura.  Attraverso quel tiepido calore di memoria, celiamo (tentiamo di farlo) le angosce più recondite. E’ un’ esigenza. Siamo esseri fragili, vulnerabili, timorosi di perderci nell’obliare della mente. Ricordare, è un bisogno, lo è da dalla notte dei tempi. Sarà così per sempre.  E’ successo ieri,  a Cisano sul Neva, piccolo paese in quel d’Albenga. Caro Fabrizio, amici Albenga runner’s; io ieri c’ero, attendevo come gli altri il via del trail  del Monte Picaru 36km di volenterosa passione. Corsa durissima, poco frequentata, probabilmente temuta, bellissima ed avvincente. Un’organizzazione semplice, impeccabile. Generosa di premi, per tutti. L’attenzione spostata verso i bambini, premiati come i grandi, prima  degli adulti, al cospetto dei grandi. Grandi.  Una domenica caldissima, picco del quale vissuto nell'interminabile, difficilissima ultima salita (ce n'era sempre) non finiva mai! Un finimondo fra olive, cacciatori ed uliveti, strade bianche e pietraie appese, fissate in cielo. Ero la, emozionato come un bambino in partenza per una gita, un esploratore di luoghi naturali. Vedi, mi permetto di esprimerti, vicinanza, solidarietà … condivisione. Anch’io, non più tardi di domenica scorsa, ho perso un carissimo amico. L’amico. Pensavo che una parte di giovinezza fosse perita insieme a lui, cancellata. Aneddoti, peripezie lavorative, gioie e dolori di un quarto di secolo. Invece ho trovato sollievo dove si pone adagia il cuore, l’anima dei ricordi. Ebbene, ancora scosso dalla recente perdita, avrei voluto onorarlo con una gara maiuscola, ma gari oppure forse lo è stata … Dicevo, mi  ha colpito la tua commozione quando hai trattenuto a stento le lacrime. E’ successo, scusami, hai ragione,  lo sai … con la voce roca, rotta da un accenno  di pianto, subito trattenuto, invocando il minuto di silenzio in memoria di  Roberto Maurizio. In quei pochi secondi , il silenzio, l’impeto del vento ti  hanno veicolato nelle pagine della coscienza. In quei fogli bianchi  devi aver disegnato il tuo, il Vostro di tutti,  amico runnner, dipingendolo affettuosamente, felice, sorridente.  Restituendoti/Vi  al via della gara  sereno, consapevole che giammai lo smarrirai/ete, protetto nel coraggio di proseguire, andare avanti nel suo, vostro ricordo.
Gilberto Costa

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