“La
prima gara del trittico, circuito Alta Valle Scrivia premia il podista di casa
Gabriele Poggi, Cambiaso & Risso d’adozione podistica. Al secondo posto
Edmil Albertone, Gruppo Città di Genova. Impermeabilizza il podio Ghebrehanna
Savio, Podistica Valpolcevera.
Prossimi
appuntamenti: 2 settembre 22° Memorial F. Zeggio km 11.7 – 7 settembre 1°
Memorial Barbieri km 6.”
31^ Marcia nel Bosco 2012
Santuario della Bastia
Schiacciata dal fitto calendario estivo, compressa tra la 6 a Costa del
venerdì, il trail dei Fieschi di sabato,
le concomitanti Marcia nel Parco dell’Aveto e la StraTrisobbio, la
corsa della Bastia tuttavia riesce a
sopravvivere celebrandosi grazie alla presenza di una sessantina di
partecipanti. Bambini compresi.
compreso della società locale Atletica Valle Scrivia.
Caratteristica dominante di questa corsa è stata l’asprezza del
percorso.
Il via affianca la scalinata che porta al sagrato del Santuario. Una
breve impennata che schiaffeggia il drappello animato dal megafono retto da
Remo Benedetti, starter ufficiale. Una parentesi stradale, il tempo di rendersi
conto di quant’è dura la vita del podista, che ci si ritrova nel bosco.
Le fronde agitate dal vento, una volta ingollati Poggi e Bertone,
gravitati a se Grella, Savio e Parodi, hanno scaricato giù per le proprie
interiora Astorri e Sulis, i quali hanno
fatto mangiare la polvere a chi sta sporcando d’inchiostro questo foglio.
Il bosco in ripida discesa ha digerito uno dopo l’altra la grinta di
Ivo Fassone, Scozzarella Giuseppe e del piemontese Luisito Serra. Ha vestito di
fresco il mantello della vincitrice
femminile Deborah Fabbri, l’inesauribile voglia di Susanna Scaramucci (2°), i mille
riccioli di Nicoletta Reghitto (3°).
Ha incensato le chiome bianche di Giuseppe Conterno, Alfredo Lovotti ed
Antonio Saponaro.
Testato la grinta dei vari
Gualdi, Bruzzo e Vicenzo Marchetti. Il ginocchio di Luisa Meirana; l’amore per
la corsa di Roberto Fassone.
La passione per il podismo, la fatica, tenacia e forza di sacrificio di
tutti gli altri.
Finito il bosco sono stati dolori!
La salita, stronza ed asfaltata, bastarda e continua, tiranna e
torturatrice, come suo solito, ha appiccicato a se, manto, il delirio e
l’affanno dei Capitan Fracassa di
giornata.
Ammainati a località Salvarezza come vele agl’alberi di una nave, un
girotondo erboso, scagliava gli intrepidi partecipanti in un ghirigoro fra
felci, spine, sotto un tetto d’alberi parlanti.
Sbucati al paesello di Semino iniziava una sorta di chilometro
verticale scoperto. Nudo fra prati
pettinati e grilli canterini scatenati.
Il mio unico credo è stato quello
di correrla tutta, in prima, terza o seconda.
Di non arretrare, non demordere per nulla al mondo, senza ascoltare quella vocina che da dentro
urla: fermati. Cammina.
No, io corro!
Le ultime casette prima
dell’arrivo a Bastia ammucchiate a frazione non so dare un nome. Eppure l’ho
letto il cartello. E’netto che la fatica l’ha cancellato.
Finalmente l’ultimo taglio per zinne assolate, sale la nausea, la
blocco, mordo fra i denti.
E’ il conato dell’arrivo.
“Curiosando”
Curioso
e simpatico al contempo la presenza d’impressionisti dell’immagine: Rosamaria
Pesce, Sonia Barieri, Matteo Ceschina e Stefano Crosa. Una gara nella corsa.
Sto scherzando … poi tanto!
GRAZIE
A TUTTI
DI
Gilberto Costa
Nessun commento:
Posta un commento