domenica 15 gennaio 2012

Auser - racconto di Gilberto Costa

           “Su sfondo di carta allegra, sorridente, colorata di mare algido, macchiato dal giallo sgargiante retto          dal celeste immenso …”

     AUSER 2012
                                             “Ri  eccoli, eccovi, eccoci”
La vecchia moka, non aveva terminato di borbottare la sua fragranza, spandendo l’aroma nella cucina, quando  il giorno s’affacciava alla finestra.
Nel frattempo, la colonnina di mercurio, fissata da poco nella domenica, batteva forte i denti, affondando il mercurio fino a -5°. La brina avvolgeva Casella,  tutti gli entroterra, ovattando di bianco questo lento ebbro inverno.
Pur sapendo che il granitico Marco  stava discendendo il freezer Valbrevenna, dopo essersi spinto prima dell’alba fino a frazione Senarega … meglio virare per altri lidi.
Quindi, il  litorale rivierasco, Arenzano con la sua corsa, quale migliore occasione per scendere al mare?!?
Tradizionalmente Auser è il cimento invernale per la maggioranza dei podisti genovesi; apre se vogliamo la stagione agonistica/non competitiva che dir si voglia genovese.  In realtà, i più incalliti non sapendo resistere al bagno della  gara si erano immersi domenica scorsa nelle acque tiepide del Promclassic di Montecarlo.
La corsa, evidentemente molto attesa, ha regalato agli ottimi organizzatori un colpo d’occhio eccezionale. Un’ordinata coda all’iscrizione, ha permesso di annoverare fra i partenti un numero di partecipanti prossimi alle 500 unità..
Evidentemente, il tepore del sole, ha sbrinato dal torpore invernale, l’etnia
podistica. Arenzano, peraltro,  locata favorevolmente, una trentina di chilometri a ovest di Genova, è stata presa d’assalto, un po’ da ogni dove: riviera dei fiori, basso Piemonte compreso.
Il via della competizione ha testato la condizione  di forma dei più bravi atleti sulla distanza. In breve, il plotone iniziale, grasso e spesso, è andato snellendosi, fino ad assottigliarsi “irrimediabilmente”  tirato quanto un elastico, dalle formidabili leve di Moamed Rity Delta Spedizioni (31.08) al traguardo. Il suo talento, nitido quanto la passione di tutti per questo sport, ha  da subito marchiato la strada; strappando, ben presto la sua fisionomia dal resto della contesa, prestandosi al vento. Distanziando all’arrivo, d’oltre un primo, il sempre ottimo compagno di squadra Andrea Giorgianni (32.21) . Stessa sorte è occorsa al portacolori dell’Atletica Varazze, Corrado Ramorino, rimasto appeso per soli due secondi  al  dare forma al minuto successivo (32.58).
Da Andrea Bifulco, quarto all’arrivo, giungendo ad  Emiliano Dagnino, decimo sulla ghiaia del parco comunale di Arenzano, sono stati sufficienti trentun esili secondi per assegnare sette posizioni finali!
In campo femminile, Emanuela Massa Cambiaso&Risso (37.39), impressionante in partenza, si è imposta su un nugolo di agguerrite antagoniste, costringendo Eleonora Serra Atletica Varazze (39.00) al secondo posto; davanti a Sonia Martini Delta Spedizioni  (39.31).
A seguire le piemontesi: Antonella Rabbia Brancalone AT (40.10), completa il quintetto rosa Michela Ottria dell’ Atletica Novese.
Ogni stagione, come parallelamente avviene nella vita di tutti i giorni; si è notata l’assenza dolorosa
di amici, o semplici conoscenti che  diversamente corrono in cielo, nei cuori di chi è rimasto.
Emerge altresì, complice il desiderare nuove esperienze, inseguire nuovi stimoli, si è anche assistito all’esordio  con nuovi colori sociali di diversi partecipanti: ritorni, addii e qualche imbarazzo.

“Oltre  la carezza del mare, poterlo avvicinare, all’aria calda, il tepore del sole, ho ammirato in passeggiata, un gruppetto di ciclisti in erba, attenti, ordinati, organizzati e disciplinati  da due, immagino loro genitori, nel praticare lo sport da loro scelto”. Emozionante!

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