giovedì 8 settembre 2011

La mia CCC (Courmayeur Champex Chamonix) - di Massimo Baldacci

La mia CCC
di Massimo Baldacci

Provo a scrivere qualche riga per condividere la mia esperienza  umana.
Tengo a precisare umana, perché l’aspetto sportivo passa in secondo piano (e non può essere altrimenti visto la prestazione) rispetto all’intensità delle emozioni provate.
Spero che possa essere utile per far avvicinare qualcuno a questa meravigliosa disciplina.

Courmayeur 26/08/2011 ore 10:00
Eccomi qua, siamo al dunque, mesi di preparazione, di ansie di esperimenti e tra 20 minuti inizia l’avventura. Partirò volutamente con il terzo scaglione in maniera tale da evitare  a parecchi concorrenti lo stress di dovermi superare ed evitare a me stesso lo stress di essere spesso superato. L’organizzazione ha deciso di frazionare le partenze per diminuire i colli di bottiglia ai primi posti di controllo, è una soluzione che condivido.
Sono seduto su una panchina del parco, faccio gli ultimi controlli: i piedi e tutto ciò che è irritabile è abbondantemente cosparso di crema all’ossido di zinco, i bastoncini telescopici sono regolati a 1,25 m. le chiusure sono serrate anzi cazzate a ferro come si direbbe in stile marinaro, lo zaino è pesante, non ho esitato a metterci dentro tutto il materiale obbligatorio ho cercato di regolarlo al meglio in modo che sia molto aderente e mi dia la sensazione che il peso sia distribuito su tutta la schiena. Il pettorale è ben visibile, pinzato con la cucitrice su una cinghia facilmente removibile in maniera da poterlo rapidamente spostare a seguito di vestizioni e svestizioni affinché sia sempre visibile. La stessa cinghia è attrezzata con moschettone con tazza d’alluminio per beveraggi e saccoccia adibita a pattumiera (gentile omaggio dell’organizzazione) nella quale in realtà ho riposto le tabelle orarie plastificate, opportunamente ingrandite che mi dovrebbero permettere di verificare l’andatura ai vari posti di controllo al fine di rientrare nei cancelli orari. Orologio con cardiofrequenzimetro settato, fascia cardiaca a posto GPS in linea.
Peccato non indossare  i colori e il logo della squadra, ma sinceramente  partire in canottiera sarebbe stato un grosso azzardo. Ho comunque optato, in onore della città che ci ospita, per una bella maglia tecnica dei Courmayeur Trailers bottino di guerra del Valdigne dello scorso anno.
Ripenso alla pantagruelica colazione del mattino forse ho esagerato o forse è l’emozione che non favorisce la digestione, comunque sono passate 3 ore e mi convinco di avere digerito.

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