CAVALLI ed ANSIE
di Enrico Repetto.
Quando nel gruppo c'è un compagno di squadra che si sveglia presto e soffre di "ansia agonistica", si rischia di arrivare nella sede della gara prima degli addetti ai lavori...
E' così che alcuni nero bianchi della Cambiaso si sono trovati in quel di Vigone (paese vicino a Torino noto per ospitare il famoso cavallo Varenne) per l'omonima mezza maratona alle sette e mezza di uno splendido primo maggio, alla disperata ricerca di un locale aperto per un caffè !
Una sorprendentemente tersa pianura piemontese circondata dalla corona di montagne
innevate e sovrastate dal Monviso aveva mitigato in parte gli effetti della dura sveglia alle cinque.
Vigone poi si presenta impavesato ed i primi vigili già operativi all'alba ci fanno intuire che per loro è una gara importante: l'unica auto rimasta sul percorso è già quasi sul carro attrezzi mentre gazebo bianchi e archi gonfiabili gialli spiccano sul prato verde dove è stato allestito il Village.
Presto la zona si riempie di podisti ed alle 9,15 sono circa 700 i runners per la mezza e la gara più breve ad ascoltare l'inno nazionale dei 150 anni ed a sudare perchè il sole picchia e la temperatura si è alzata.
Bello il percorso che consiste in 2 giri con passaggio all'interno di Vigone ed attraverso la zona scuderie e recinti dei cavalli, bellissimi e nervosi per l'insolita colorata e martellante scia di runners.
Qualcuno giura di averlo visto, mi sforzo di guardare ma non distinguo nè la prima nè la seconda volta il mitico cavallo, condannato - si fa per dire - ormai ad una vita di monte e giumente !
Molta gente sul percorso e molti incoraggiamenti e si finisce finalmente il secondo giro: sul traguardo ci mettono al collo una mattonella azzurra trasparente con il simbolo del ferro di cavallo (l'anno scorso era un ferro di cavallo vero!) e via ai ristori ed alle docce.
Sul podio maschile 3 atleti marocchini tesserati per società italiane, il primo El Barouchi Hicham con 1:07:15 e sul podio femminile Straneo Valeria con il crono di 1:13:53.
Da parte nostra rientriamo con una secondo posto femminile di categoria ed un quarto posto maschile.
Che dire, a parte la levataccia, una bella gara!
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