Ciao amici
dell’Arrampicata alla Bocchetta,
ci troviamo
nel Comune di Campomorone in provincia di Genova vicino a Pontedecimo a 118
metri sopra il livello del mare. Fra
poco andremo ad affrontare una delle salite più famose del panorama podistico
genovese e non solo.
Resa celebre
dalle imprese ciclistiche: l’Arrampicata al Passo della Bocchetta a 772 metri
sopra il livello del mare con un dislivello di 654 metri. Oggi non vi parlerò
degli allenamenti e della tecnica di corsa più idonei per migliorare in salita,
ma della storia della corsa.
La prima
edizione venne disputata nel 1968 anno in cui io iniziai a correre (avevo 11
anni). Vinse sembra un francese e si
partiva presumibilmente a cronometro ogni 60” dalla piazza. La seconda edizione
sempre con la stessa formula fu vinta dall’attuale Prof. Sergio Lo Presti in
forza alla Gloriosa Società genovese Trionfo Ligure stimato allenatore di
mezzofondo (il numero uno a Genova). Per le altre edizioni vi rimando al sito
di Genova di Corsa o simili dove potrete leggere ogni record maschile assoluto
e di categoria. Vi ricordo solamente che esistono tre classifiche della
Bocchetta in quanto è stata disputata con tre partenze diverse ed in tre
periodi dell’anno diversi. Per quanto riguarda le partenze ricordo quella in
linea dalla piazza, quella a cronometro individuale dall’Istituto Bancario
Intesa S. Paolo e quella a cronometro individuale
dalla linea di partenza del
giro ciclistico dell’apennino. I tre periodi dell’anno furono novembre, maggio e
febbraio. Il più veloce della corsa in linea è stato Vaccina Tommaso di Pavia
tesserato per la Società genovese Cambiaso-Risso; quello dalla linea a
cronometro individuale, Roberto Porro di Genova, ma tesserato per l’Orecchiella
di Lucca e quello a cronometro individuale dall’Istituto Bancario San Paolo,
Vittorio Medica di Genova S. Fruttuoso G.S. Iride che è a tutt’oggi, secondo
me, il vero Re della Bocchetta per due
motivi: il primo è quello dell’omologazione-ufficilità FIDAL (Federazione
Italiana di Atletica Leggera) in quanto verso la metà degli anni “70 la gara
era federale con giudici e cronometristi ufficiali, la seconda perché Medica
Vittorio è l’unico che ha vinto la gara per tre volte. Seguono Cavalletti
Davide e Concas Salvatore con due vittorie.
Ma ora
veniamo al percorso. I primi due chilometri con tre tornanti sono i più
devastanti con una pendenza media del 10%, ma con rampe che sfiorano anche il
16-18%! A Langasco, dopo circa 2 Km.,
arrivano i giovani della mini arrampicata. E dopo un tratto in piano ricomincia
la salita che si fa ulteriormente più aspra con uno strappo micidiale di una
pendenza esagerata che ci riporta alla dura realtà. Un altro tratto
pianeggiante con un pezzettino addirittura in leggerissima discesa ci
accompagna a Pietralavezzara da dove ci attende l’ultimo balzo per salire in
vetta. Il peggio è alle
spalle, ma
con la stanchezza dei chilometri precedenti anche l’ultimo chilometro è faticosissimo.
Forza e
Coraggio: è giunta l’ora di partire! L’ultima raccomandazione: non pensate che
l’importante non sia vincere, ma partecipare perché questa frase è valida solo
per le Olimpiadi, ma pensate che dovete morire!
Con affetto.
Buona
fortuna. Massimo
IL RE INCONTRASTATO DELLA BOCCHETTA CON TRE
VITTORIE VITTORIO MEDICA (PETTORALE N. 21)
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