COMUNICATO STAMPA NUMERO 9 MEZZA MARATONA DUE PERLE- INTERVISTA
ESCLUSIVA A ABEL ANTON, CAMPIONE MONDIALE
1997 e 1999, AL VIA DOMENICA 5 FEBBRAIO.
Classe
1962, lo spagnolo Abel Antòn è stato uno dei più grandi talenti nella storia
del mezzofondo e della maratona mondiali.In pista è arrivato a correre i 5000
in 13'17" e i 10000 in 27'51".Nel 1994 si è laureato campione europeo
dei 10000 a Helsinki; nella stessa rassegna è stato bronzo nei 5000. Qualche
anno dopo, l'esordio in maratona e due titoli mondiali :1997 a Atene, davanti a
Fiz e 1999 nella "sua" Siviglia. Ha un personale sui 42,195
chilometri di 2h07'57". Corre ancora (e bene) come master. Lo vedremo
nella Mezza delle Due Perle. "Sei stato un ottimo interprete della
pista.Quando è venuta la decisione di passare alla maratona?"; "Quando ho capito che, in pista, non
sarei mai potuto essere il migliore. Volevo giocarmi sempre il podio, e era
chiaro che in pista gli africani erano superiori". "Quando hai iniziato a
correre?"; "Quando ero un bambino, nelle campestri con la
scuola. Poi,alle superiori, ho cominciato a fare sul serio con quello che
sarebbe diventato l'allenatore mio e di Fermin Cacho (campione olimpico dei
1500 nel 1992-ndr), Enrique Pascal". "Raccontaci un po’ le vittorie mondiali
sulla maratona a Atene e Siviglia"; "Quella alla quale tengo
di più è Siviglia, perché ho vinto in casa.Entrare nello stadio della Cartuja
pieno di spagnoli impazziti è stato pazzesco. Ma pure Atene è stata
bellissima.Campione mondiale per la prima volta, un sogno che si realizzava! A
Siviglia ho combattuto fino al 38° chilometro con il vostro Vincenzo
Modica". "Cos'era la scuola spagnola di maratona?"; "Era
una scuola di vita, di fatica. Si correva perché non c'erano le alternative che
molti giovani hanno oggi. Non ci lamentavamo mai, ci allenavamo con sole,
freddo, neve, tutto". "Quando si decide una maratona? A che
chilometro?", "Ogni maratona è diversa, va interpretata . Io
aspettavo che fossero gli altri a muoversi per avere l'ultima parola". "Qual
è la gara che ricordi meglio?": "Siviglia". "Un
podista master cosa dovrebbe fare per correre bene?"; "Non
esagerare, essere coscienzioso e ascoltare il proprio fisico. L'esperienza è la
carta in più che hanno i master. Devono saperla sfruttare". (Si ringrazia
per la collaborazione Stefano Pampuro).
Danilo
Mazzone- Addetto Stampa.
Nessun commento:
Posta un commento