Intervista ad Andrea Giorgianni vincitore dell’ultima Prato Val Canate chiusa in 33’22”
Preparazione e conoscenza del percorso:
Essendo un frequentatore abituale del percorso della Prato
Val Canate e dei tratti dell'acquedotto, posso affermare di conoscere questo
terreno di gara come le mie tasche. Il mio costante allenamento su questi percorsi mi ha fornito una conoscenza approfondita del percorso, permettendomi di condividere consigli e strategie preziose con chi si troverà alla partenza il 19 novembre.
Descrizione del percorso:
Il tracciato della Val Canate è un connubio di sfide: in soli 9 km, si passa da pianure a salite e discese, rendendo l'esperienza estremamente variegata e stimolante. Si tratta di un percorso collinare che richiede una preparazione tecnica particolare per affrontarlo nel modo più sicuro e ottimale possibile.
Adattabilità alle condizioni stagionali:
Un aspetto notevole è la mutevolezza del percorso in
relazione alle stagioni e alle condizioni climatiche. Le sfide variano
considerevolmente a seconda che si affronti il tracciato asciutto, bagnato,
ghiacciato o ricoperto da fogliame autunnale. È essenziale adattarsi a queste
condizioni mutevoli e possedere le abilità tecniche per farlo in sicurezza.
Esperienze passate e motivazioni:
Il vincere più volte questa gara e classificarmi ai vertici
della competizione mi ha donato soddisfazioni enormi, specialmente perché
Aneddoto e momento significativo:
Anche se ho perso la gara con Ghallab, è stato un'esperienza
che mi ha arricchito notevolmente, grazie al sorriso e alla gioia della mia
piccola figlia di appena due anni, che mi ha accolto al traguardo.
Consigli pratici per i partecipanti:
Il percorso richiede una buona gestione del ritmo,
specialmente all'inizio, poiché il tracciato si stringe presto dopo la
partenza, potenzialmente rallentando chi si trova nel mezzo del gruppo. È
cruciale partire in modo efficiente ma senza eccessi, perché una partenza
troppo intensa potrebbe compromettere l'andamento della gara. È altresì
fondamentale gestire con destrezza le discese lungo la mulattiera nella fase di
ritorno.
Punti salienti del percorso:
Dopo i primi 1300 metri, la gara diventa più gestibile. Si
affronta un falso piano con una leggera discesa fino a uno strappo importante
di circa 600 metri intorno ai 1,8 km. Segue un tratto più dolce, si attraversa il
Ponte di Cavassolo intorno ai 3 km e si affronta un lieve strappo poco meno di
200 metri in salita, per poi scendere e risalire la Val Canate fino al giro di
boa, posizionato a circa 185 metri sul livello del mare, da cui parte il
percorso di ritorno.
Impatto dei cambiamenti climatici:
Le variazioni climatiche possono rappresentare un ulteriore fattore di difficoltà sul percorso, soprattutto in questa stagione, quando si potrebbe trovare ghiaccio nelle giornate fredde e nelle zone d'ombra. Queste condizioni aggiuntive sono un aspetto distintivo di questa gara, rendendola un'esperienza unica.
Buona corsa a tutti e ci vediamo il 19 Novembre per la Prato
Val Canate!
Andrea Giorgianni
Intervista
di Paolo Pelloni
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