intervista
a Enrico Ponta di Paolo Pelloni
Quali sono le principali novità introdotte
nella settima edizione dell'Urban Trail?
Nella settima edizione dell'Urban Trail, abbiamo introdotto alcune novità
significative riguardanti il tracciato e il percorso. Abbiamo esteso la
lunghezza da circa 15 km a 18,3 km, con un dislivello positivo di circa 550
metri.
Qual'è stata l'ispirazione
dietro la creazione dell'Urban Trail?
L’idea alla base di questa
competizione è nata nel 2016, con l'obiettivo di abbandonare l'approccio
tradizionale delle gare, in cui gli atleti si concentrano principalmente sul
cronometro e percorrono tratti il più piatto possibile, spesso in contesti poco
suggestivi. Al contrario, abbiamo voluto esplorare un approccio opposto,
cercando e scoprendo le molte zone e strutture all'interno di Tortona che
solitamente sono chiuse al pubblico. Questi includono luoghi come il Parco dei
Frati Cappuccini, la pista di atletica leggera (solitamente accessibile solo ai
tesserati) e il Santuario della Madonna della Guardia, di solito chiuso al
pubblico e visitabile solo a pagamento. Durante l'Urban Trail, tuttavia, tutte
queste strutture aprono le loro porte, consentendo agli atleti turisti di
immergersi in un contesto urbano altrimenti inaccessibile.
Ci sono
differenze significative in termini di terreno, pendenza o altri elementi che i
partecipanti dovrebbero considerare?
Il
percorso si presenta estremamente tecnico, caratterizzato da una notevole
diversità di superfici. Inizialmente, lungo la via Emilia, si affrontano tratti
pavimentati con sanpietrini, salite e discese su asfalto, e sezioni con
gradini. Nonostante si tratti di un trail, circa il 40% del percorso è
sterrato, concentrandosi soprattutto nella seconda metà della competizione. La
prima metà attraversa un suggestivo tratto nel parco del castello, lungo circa
1,5 km. Successivamente,
Qual è il ruolo delle scarpe nel contesto
tecnico dell'Urban Trail, considerando le varie superficie del percorso ?
I
partecipanti all avvicinarsi dell evento sollevano spesso la domanda sulle
scarpe più adatte, in realtà una riflessione specifica va fatta in base alle
condizioni meteorologiche della singola edizione. In generale l'uso di
calzature molto veloci, come le classiche A1 o A2, potrebbe rivelarsi rischioso
in condizioni di bagnato, neve o ghiaccio. È evidente che una scarpa ibrida con
un minimo di tassellatura si dimostra più adatta per affrontare i vari
saliscendi e i tratti di scale. Simbolico in questi termini è il tratto in
corda dentro al parco del castello, intorno al 3 km. Per dare una soluzione
corribile in quel tratto ripido, è stata introdotta un'alternativa, con la
possibilità di superarla con un altro tratto di corsa. Pertanto, si raccomanda
l'uso di scarpe ibride con un minimo di tassellatura, in grado di affrontare
con sicurezza tutte le superfici che si incontreranno lungo il percorso.
Quali sono le strategie di
allenamento e preparazione fisica consigliate? Hai suggerimenti per prepararsi
al meglio fisicamente per affrontare con successo il percorso?
Si tratta di una competizione estremamente impegnativa, che unisce le
caratteristiche del cross, del vertical running e del percorso collinare. È
praticamente un mix completo di Urban Trail, per questo la preparazione
specifica richiede sessioni di forza e ripetute in salita. Il mio consiglio è
senza dubbio di evitare partenze troppo aggressive, poiché la gara è davvero
impegnativa. Personalmente, nonostante faccia parte dell'organizzazione, l'ho
affrontata come partecipante in 3 edizioni, e confermo la sua notevole
difficoltà. Nonostante una discesa collinare tra il 12° e il 13° chilometro
offra un certo sollievo, la fase finale con la salita al santuario
caratterizzata da 240 gradini, rappresenta una sfida importante. Quindi, se ci
si è già spremuti nelle fasi iniziali, le energie potrebbero scarseggiare
proprio sul finale.
Consigli per
ottenere un tempo competitivo. Quali sono le raccomandazioni per coloro che
mirano a ottenere un tempo competitivo nella corsa?
Nonostante
la sfida, ci sono salite intorno a Vhò che offrono panorami mozzafiato,
diventando parte integrante dell'esperienza della gara. Probabilmente, questo
sarà il punto in cui si creerà una selezione tra i partecipanti, e secondo me,
la resistenza nelle gambe farà la differenza rispetto agli inseguitori.
Come si differenzia il tracciato
della 7 km dalla 18 km?
In questa edizione, una delle novità più significative è
rappresentata dalla gara di 7 km. Inizialmente presente nelle prime due
edizioni, la distanza più breve era stata successivamente abbandonata, ma
quest'anno è stata reintrodotta, seguendo praticamente gli stessi percorsi
della gara di 18 km. La traccia comprende passaggi attraverso il Parco dei
Frati Cappuccini, il Parco del Castello e la pista, prima di una deviazione che
distingue le due competizioni: la gara di 18 km procede verso Vhò, mentre la 7 km
si dirige verso il centro di Tortona, attraversando la torre del Santuario per
affrontare la sezione Vertikal con i suoi 240 scalini.
Anche per la 7 km garantiti tutti i servizi, compreso il ristoro finale e un
gadget diverso riservato ai partecipanti della competizione principale. È
possibile iscriversi il giorno della gara, aprendo l'opportunità a una
partecipazione più ampia e accessibile a tutti.
L'importanza di un team affiatato
nell'organizzazione di questo evento. Puoi condividere come il tuo team
collabora per garantire il successo dell'evento?
I fondatori originali della prima edizione nel 2016 sono Enrico
Ponta, Carlo Semino (Azalai) e Fabio Magrassi, tutti e tre originari di
Tortona. Nel corso degli anni, tuttavia, gli altri ideatori hanno abbandonato
il progetto organizzativo. Nel frattempo, è emersa una società podistica Uisp a
Tortona chiamata ASD 7Colli Running, composta da Enrico Ponta, Enrico
Bellinzona, Marco Bellinzona, Marco Manna, Manuelito Scola e Franca Re, che
attualmente gestiscono l'organizzazione dell'evento.
L'apporto del territorio ha giocato un ruolo fondamentale nel corso degli anni,
considerando la limitata dimensione del team organizzativo. Il Comune di
Tortona ha contribuito in modo significativo fornendo patrocinio e mettendo a
disposizione il Palazzetto dello Sport, offrendo un sostegno cruciale dal 2016
in poi. Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona si è dimostrata
generosa con le sue donazioni, consentendo un costante miglioramento della
qualità dell'evento, del pacco gara e del servizio di ristoro.
Cari Amici della Corsa,
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