Al Campaccio Paganini si ripete
di Attilio Pellero
Il simbolo di San Giorgio campeggia nello stemma del comune di Genova e a San Giorgio sono intitolati palazzi banche, scuole, chiese e persino ristoranti. Nulla di più naturale, per i genovesi , dire la propria al Campaccio, la classica che si corre ogni anno il giorno dell’Epifania a San Giorgio su Legnano.
Causa un’indisposizione lo scorso anno mi ero improvvisato giornalista per celebrare le imprese dei nostri atleti. Sembrava difficile ripetere quel risultato, ma la pattuglia genovese ha voluto ripetersi nel 2012 costringendomi a una cronaca un po’ più improvvisata dal momento che la gara l’ho vista <in corsa>, senza il supporto del commento tecnico di Alberto Azzarini a bordo pista.
Siete stati bravi, aveva Alberto Cova. Io il Campaccio non l’ho mai vinto! Gli dovremo dire che dopo l’accoppiata del 2011,in assenza del regale Mariano quest’anno è stato il turno di Valerio dei Brignoni di Cairo che, prima delle dieci della mattina, aveva già cesellato il suo capolavoro.
Gli è bastato infatti il primo chilometro per andarsene in una progressione che risulterà tanto facile a vedersi
quanto irresistibile, piegando la resistenza anche dei 35enni e dei 40enni. Applicando i coefficienti di correzione per l’età scopriamo che il grande Valerio ha tenuto un passo quasi da keniano equivalente a 3’06” al km. Lo ha tenuto per 3 anziché 5 giri, è vero, ma a differenza della combattutissima gara dei keniani la gara degli MM45 non ha avuto storia, tanto facile, sicura e regolare è stato il passo vincente del nostro campione europeo master sui 10.000 metri.
Molto bene Andrea Giorgianni, ottimo secondo, segnalato in crescita, mentre va incorniciata la prestazione di Michele Bruzzone, a meno di un minuto da Valerio.
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