venerdì 20 novembre 2015

Trail del Monte di Portofino - comunicato stampa II

La conformazione a isola del Monte di Portofino determina un clima mediterraneo mite, che , anche nelle giornate invernali, consente al trailer di esercitare l’antica passione del podismo in maniera ideale. Su certi versanti batte uno splendido sole, ma la sua azione non è mai eccessiva, perché le magnifiche pareti a strapiombo sono battute dai venti marini.Il microclima caldo dei versanti esposti alla luce ha fatto sì che crescesse una vegetazione caratteristica , tipica delle zone aride. Ma il Monte di Portofino, nel suo insieme, è il trionfo della macchia mediterranea. Tra le principali specie che concorrono alla formazione della macchia, alcune sono arbusti : il mirto, il lentisco, il cisto femmina, il ginepro rosso, l’euforbia arborea, l’alaterno, il terebinto, l’asparago spinoso e l’erica arborea. Altre sono arboree: il corbezzolo, l’orniello e il leccio. Questi arbusti formano intricate barriere vegetali nelle quali abbondano liane come lo straccia braghe, la rosa sempreverde, lo stesso asparago spinoso, che nel folto della macchia assume spesso un aspetto rampicante. Percorrere i sentieri del primo campionato half
trail significa anche immergersi in una realtà affascinante.
Un gioiello naturalistico che si può ammirare durante il trail è la Baia di San Fruttuoso di Camogli, dalle mille luci e dai riflessi luminosi. E’ un’insenatura dove le casette e i caratteristici pini ombrelliferi si specchiano nel mare di smeraldo. Nelle profondità è stata posta, nel 1954, la statua del Cristo degli Abissi, a protezione dei naviganti. La leggenda narra che , in tempi lontani, l’ingresso nella Baia fosse proibito agli uomini. Essa infatti era difesa da un orribile drago, che divorava chiunque osasse avvicinarsi. Un giorno un angelo lo uccise. Sulla piccola spiaggia c’è un gioiello architettonico come il Monastero di San Fruttuoso. A destra sta una bella torre quadrata, fatta costruire, nel 1550, da Andrea Doria come difesa dalle scorrerie dei saraceni. Storia, paesaggio, colori si fondono in una miscela magnifica. Correre lì vicino è stupendo.

Ufficio Stampa-Danilo Mazzone 

Nessun commento:

Posta un commento