domenica 21 agosto 2011

La Maratona dell'isola di Man - cronaca di Attilio Pellero


FERRAGOSTO DI CORSA: LA MARATONA DELL’ISOLA DI MAN
di Attilio Pellero
Se noleggiate una vettura all’aeroporto di Ballasalla, sarete colpiti sin dal primo miglio da una vegetazione rigogliosissima e dai giardini fioriti di ville immerse nel verde in una campagna simile all’England, ma in un contesto decisamente mediterraneo per la varietà dei colori.
Poco più avanti la discesa nella baia di Douglas è spettacolare per la vista dell’oceano, il lungomare di case vittoriane, la teoria di alberghi a cinque stelle e il mare che si ritira maestosamente per chilometri lasciando campo libero ai gabbiani e alle passeggiate dei turisti e degli abitanti con i loro cani.
Prendiamo possesso di due camere comunicanti al Casino Palace, con una magnifica vista sulla passeggiata e anche i figli rinunciano ad attaccarsi alla TV tanto speciale è la novità. Dovrò però attendere di finire la maratona per sostituire il servizio in camera con una signora prima colazione nella veranda del ristorante.
Domenica mattina, sulla strada per lo stadio Ballacloan di Ramsey vengo superato da vetture che sgasano anche nelle curve lente: sull’isola di Man gli sport motoristici li hanno nel sangue. Incontro un incredibile guard rail <pitturato> sui muri muri a secco e, verso la città, i cordoli dei marciapiedi bianchi e rossi come nelle chicanes. Sto percorrendo il mitico circuito TT, che ha visto Giacomo Agostini vittorioso 10 volte.

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