sabato 20 giugno 2015

Lunga vita alla gara del Monte Faudo

di Luca Gorlero


IO C’ERO !
Nella storia del Podismo locale ci sono avvenimenti finiti nella leggenda, di cui si continua a parlare da anni  davanti a un boccale di birra. Oggi ho partecipato a uno di questi: la 47esima edizione della Corsa al Monte Faudo, organizzata in modo ineccepibile da una centenaria società sportiva imperiese.
Eppure le premesse non erano favorevoli al realizzarsi dell’Evento. La precisazione del giudice di gara sul sito (“Tutti i partecipanti dovranno indossare l’abbigliamento della propria società, non potranno usare  medicinali  cuffiette  cellulari radioline  e  qualsiasi  mezzo  di  comunicazione. E’ vietato assumere bevande od altro al di fuori dei posti di ristoro, quindi non farsi passare bottiglie od altro lungo il percorso, pena la squalifica lungo il percorso, non fatevi avvicinare ed accompagnare da persone estranee alla gara, pena la squalifica” e “Non fatevi assolutamente accompagnare da parenti, bambini, animali, carrozzelle, passeggini. Nel caso due o più atleti arrivino insieme, si raccomanda di comportarsi sportivamente, e non mano nella mano, gesto antisportivo e brutto da vedere in qualsiasi tipologia di gara, che sia provinciale /regionale /nazionale /internazionale”)
aveva già messo di malumore gli atleti di seconda categoria (cioè quelli paganti), più fastidiosi delle zanzare e non avvezzi all’estrema e inflessibile rigidità delle leggi FIDAL.
Mettiamoci poi l’inaspettato e impressionante numero di iscritti (paganti), all’altezza delle strapaesane estive, che avrebbe potuto inceppare qualsiasi Organizzazione non all’altezza.
Ebbene, nonostante le premesse, tutti gli ingranaggi organizzativi sono andati al loro posto e della Gara non si è lamentato nessuno.
Veramente, “quasi” nessuno: siamo in Italia e lamentarsi è il passatempo nazionale. Io però c’ero e posso dirvi che tutto quello elencato di seguito NON E’ VERO!
NON E’ VERO che le categorie fossero sbagliate.
NON E’ VERO che fino al pomeriggio prima non si sapesse con certezza se la gara doveva passare fuori o dentro Poggi.
NON E’ VERO che la partenza sia avvenuta in posto diverso da quello indicato sul volantino (Ponte di Garbella).
NON E’ VERO che i rifornimenti fossero inadeguati. Il regolamento FIDAL prevede solo acqua e la perfetta macchina organizzativa ha fatto in modo che questa non mancasse neanche dal cielo e non ci fosse bisogno di altro.
NON E’ VERO che in cima al Monte Faudo mancassero i rifornimenti: una tazza bollente di the, una fetta di limone e due/tre gallette secche sono più che sufficienti a reintegrare le energie spese in 17km circa di gara, con un dislivello di 1165 metri e con un pranzo in attesa due ore dopo (ore 13:00 pranzo gratuito per tutti gli atleti: ma vi volete rovinare l’appetito !!!!)
NON E’ VERO che la discesa delle prime jeep 4x4 sia avvenuta a gara ancora in corso: la gara era finita e tutti gli ingaggiati già arrivati da tempo. ???? Sarà il regolamento FIDAL che prevede che gli atleti di seconda categoria (quelli paganti) non debbano intralciare la discesa in jeep dei Migliori ????
NON E’ VERO che un atleta di seconda categoria è quasi stato messo sotto da una jeep con i Migliori e che ha dovuto buttarsi nella scarpata per non essere messo sotto!
NON E’ VERO che altri atleti di seconda categoria si sono dovuti fermare in quanto la larghezza della carreggiata era pari alla larghezza delle suddette jeep e hanno dovuto tornare un po’ indietro e cercare un angolino dove sostare.
NON E’ VERO che la premiazione sia stata fatta in modo inappropriato: i Migliori hanno ricevuto tutto quanto gli spettava (ingaggio, premi assoluti e di categoria e premi per il record della corsa). Non è colpa dell’ineccepibile Macchina Organizzativa se il regolamento FIDAL prevede che i premi siano cumulabili.
NON E’ VERO che i premi di categoria siano stati assegnati nel modo giusto per le prime categorie maschili e femminili  - andati, ma guarda un po’! - a due Migliori) e che le successive categorie non abbiano ricevuto un adeguato riconoscimento. La Spettacolare Macchina Organizzativa ha previsto un unico premio per le categorie 51-55, 56-60, 61-65 e 66-70, unificando, per la prima volta nella Storia, i due sessi:  siete sempre per la parità (a parole) e quando finalmente la si mette in pratica, subito a lamentarsi! Ma, allora, per esempio, perché nella categoria 51-55 il premio è andato a Marina Zapponi (1 ora e 58 minuti) e non a Leone (Luca) Gorlero (1 ora e 32)? Elementare Watson: perché non si è ordinata la classifica per il tempo impiegato ma per la categoria e anche i bambini delle elementari sanno che SF51-55 viene prima di SM51-55: le solite ignoranti e noiose zanzare!
Invece E’ VERO che il Presidente della Società Organizzativa ha risposto al sottoscritto atleta di seconda categoria andato a lamentarsi per la mancata premiazione, “Fattelo dare da tua moglie!”.
Può darsi che a questo modesto atleta di seconda categoria sia sfuggito qualche NON E’ VERO!
Vi invito a completare l’elenco.

Lunga vita al Faudo!

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