IO C’ERO !
Nella storia del Podismo locale ci sono avvenimenti finiti
nella leggenda, di cui si continua a parlare da anni davanti a un boccale di birra. Oggi ho
partecipato a uno di questi: la 47esima edizione della Corsa al Monte Faudo,
organizzata in modo ineccepibile da una centenaria società sportiva imperiese.
Eppure le premesse non erano favorevoli al realizzarsi
dell’Evento. La precisazione del giudice di gara sul sito (“Tutti i partecipanti
dovranno indossare l’abbigliamento della propria società, non potranno
usare medicinali cuffiette cellulari radioline e
qualsiasi mezzo di comunicazione. E’ vietato assumere bevande
od altro al di fuori dei posti di ristoro, quindi non farsi passare bottiglie
od altro lungo il percorso, pena la squalifica lungo il percorso, non fatevi
avvicinare ed accompagnare da persone estranee alla gara, pena la squalifica” e
“Non fatevi assolutamente accompagnare
da parenti, bambini, animali, carrozzelle, passeggini. Nel caso due o più
atleti arrivino insieme, si raccomanda di comportarsi sportivamente, e non mano
nella mano, gesto antisportivo e brutto da vedere in qualsiasi tipologia di
gara, che sia provinciale /regionale /nazionale /internazionale”)
aveva
già messo di malumore gli atleti di seconda categoria (cioè quelli paganti),
più fastidiosi delle zanzare e non avvezzi all’estrema e inflessibile rigidità
delle leggi FIDAL.
Mettiamoci poi l’inaspettato e impressionante numero di
iscritti (paganti), all’altezza delle strapaesane estive, che avrebbe potuto
inceppare qualsiasi Organizzazione non all’altezza.
Ebbene, nonostante le premesse, tutti gli ingranaggi
organizzativi sono andati al loro posto e della Gara non si è lamentato
nessuno.
Veramente, “quasi” nessuno: siamo in Italia e lamentarsi è
il passatempo nazionale. Io però c’ero e posso dirvi che tutto quello elencato
di seguito NON E’ VERO!
NON E’ VERO che le categorie fossero sbagliate.
NON E’ VERO che fino al pomeriggio prima non si sapesse con
certezza se la gara doveva passare fuori o dentro Poggi.
NON E’ VERO che la partenza sia avvenuta in posto diverso da
quello indicato sul volantino (Ponte di Garbella).
NON E’ VERO che i rifornimenti fossero inadeguati. Il
regolamento FIDAL prevede solo acqua e la perfetta macchina organizzativa ha
fatto in modo che questa non mancasse neanche dal cielo e non ci fosse bisogno
di altro.
NON E’ VERO che in cima al Monte Faudo mancassero i
rifornimenti: una tazza bollente di the, una fetta di limone e due/tre gallette
secche sono più che sufficienti a reintegrare le energie spese in 17km circa di
gara, con un dislivello di 1165 metri e con un pranzo in attesa due ore dopo
(ore 13:00 pranzo gratuito per tutti gli atleti: ma vi volete rovinare
l’appetito !!!!)
NON E’ VERO che la discesa delle prime jeep 4x4 sia avvenuta
a gara ancora in corso: la gara era finita e tutti gli ingaggiati già arrivati
da tempo. ???? Sarà il regolamento FIDAL che prevede che gli atleti di seconda
categoria (quelli paganti) non debbano intralciare la discesa in jeep dei
Migliori ????
NON E’ VERO che un atleta di seconda categoria è quasi stato
messo sotto da una jeep con i Migliori e che ha dovuto buttarsi nella scarpata
per non essere messo sotto!
NON E’ VERO che altri atleti di seconda categoria si sono
dovuti fermare in quanto la larghezza della carreggiata era pari alla larghezza
delle suddette jeep e hanno dovuto tornare un po’ indietro e cercare un
angolino dove sostare.
NON E’ VERO che la premiazione sia stata fatta in modo
inappropriato: i Migliori hanno ricevuto tutto quanto gli spettava (ingaggio,
premi assoluti e di categoria e premi per il record della corsa). Non è colpa
dell’ineccepibile Macchina Organizzativa se il regolamento FIDAL prevede che i
premi siano cumulabili.
NON E’ VERO che i premi di categoria siano stati assegnati
nel modo giusto per le prime categorie maschili e femminili - andati, ma guarda un po’! - a due Migliori)
e che le successive categorie non abbiano ricevuto un adeguato riconoscimento.
La Spettacolare Macchina Organizzativa ha previsto un unico premio per le categorie
51-55, 56-60, 61-65 e 66-70, unificando, per la prima volta nella Storia, i due
sessi: siete sempre per la parità (a
parole) e quando finalmente la si mette in pratica, subito a lamentarsi! Ma,
allora, per esempio, perché nella categoria 51-55 il premio è andato a Marina
Zapponi (1 ora e 58 minuti) e non a Leone (Luca) Gorlero (1 ora e 32)?
Elementare Watson: perché non si è ordinata la classifica per il tempo
impiegato ma per la categoria e anche i bambini delle elementari sanno che
SF51-55 viene prima di SM51-55: le solite ignoranti e noiose zanzare!
Invece E’ VERO che il Presidente della Società Organizzativa
ha risposto al sottoscritto atleta di seconda categoria andato a lamentarsi per
la mancata premiazione, “Fattelo dare da tua moglie!”.
Può darsi che a questo modesto atleta di seconda categoria
sia sfuggito qualche NON E’ VERO!
Vi invito a completare l’elenco.
Lunga vita al Faudo!
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