La Podistica GAU è molto più di una società sportiva: è un simbolo di amicizia, solidarietà e passione, nato nel 1965 con l’associazione Giovani Amici Uniti. Attraverso le sue gare storiche, come la Traversata della Val Bisagno, la rinnovata Marzolina e la suggestiva Prato-Valcanate, unisce sport, tradizione e territorio, offrendo ai podisti esperienze uniche.
Dietro ogni evento c’è un lavoro di squadra fatto di impegno e dedizione, con l’obiettivo di valorizzare la bellezza della Val Bisagno e mantenere vivo lo spirito della GAU. Ogni corsa è una celebrazione dello sport come forza capace di unire, ispirare e trasformare, correndo insieme verso nuovi traguardi.
Paolo Pelloni: Giulia, grazie per essere qui con noi. Iniziamo subito: raccontaci, cos'è la Podistica GAU e come tutto è cominciato?
Giulia Merlano: Ciao Paolo, grazie a te! Cercherò di essere breve, ma non sarà facile, perché la storia della Podistica GAU è davvero speciale. Tutto è iniziato nel 1965, quando un gruppo di ragazzi visionari fondò l’associazione Giovani Amici Uniti. Era un sogno, un progetto nato dalla volontà di unire le persone, di creare qualcosa di grande per la comunità. Oggi, quei giovani hanno qualche anno in più, ma accanto a loro ci sono nuove generazioni che portano avanti lo stesso spirito di amicizia e solidarietà.
Paolo: E come nasce la Podistica GAU all’interno di questa associazione così ricca di iniziative?
Giulia: La Podistica GAU è nata per continuare quel sogno. È una società dilettantistica che ha sempre avuto un obiettivo chiaro: prendersi cura delle persone. Non parlo solo di atletica, ma di un vero accompagnamento, valorizzando le aspirazioni di chi corre con noi. Indossare la maglia azzurra con la scritta Podistica GAU è motivo di orgoglio per i nostri atleti. Pensa che qualcuno ha portato il nostro nome fino all’Australia e a New York, partecipando a maratone internazionali!
Paolo: Come si è evoluto il vostro gruppo nel corso degli anni?
Giulia: Siamo un gruppo coeso, anche se negli ultimi anni il numero è un po’ diminuito, complici le difficoltà legate al Covid. Ma stiamo lavorando per
ricostituirci e lo facciamo puntando sempre sull’amicizia e sulla solidarietà, i valori fondamentali della GAU.Paolo: Parliamo di gare. Quali sono gli appuntamenti più importanti per il 2025?
Giulia: Quest’anno abbiamo delle grandi novità! Partiamo dalla nostra regina, la 51^ Traversata della Val Bisagno, che il 31 maggio vedrà ancora una volta i runner partire da Corte Lambruschini, urlare sotto il tunnel in un liberatorio “grido di battaglia” e correre lungo il Bisagno per 10,3 chilometri fino alla nostra sede a Struppa. È una gara storica e pianeggiante, arricchita da una raviolata finale per tutti i partecipanti. Si tratta della competizione più antica della città, un evento che richiede un'organizzazione imponente: ben 70 volontari sul percorso e il supporto delle forze dell’ordine per segnalare e chiudere le strade che collegano il centro di Genova con la zona est. Un impegno davvero notevole!
Poi c’è la Marzolina, che quest’anno cambia volto: non più una corsa sull’Acquedotto, ma una gara su strada tra Struppa e Molassana. Vogliamo offrire qualcosa di nuovo, pur mantenendo il legame con la tradizione. Speriamo che i podisti apprezzino!
Infine, la Prato-Valcanate, una gara di 8,5 km che si terrà a Novembre. È un vero gioiello: un percorso misto che si snoda tra la natura selvaggia e l’antico Acquedotto storico. Salite, discese, ponti seicenteschi e silenzio: è un’immersione nella natura e nella storia genovese.
Paolo: La nuova versione della Marzolina sembra davvero un progetto ambizioso. Come state affrontando l’organizzazione di questa e delle altre gare?
Giulia: Ci stiamo dedicando anima e corpo, Paolo. Organizzare una gara non è mai semplice, ma dietro ogni evento c’è un lavoro di squadra enorme. Servono tante persone, ognuna con un ruolo fondamentale: chi si occupa di presidiare nei punti chiave, chi coordina la partenza e l’arrivo, chi gestisce i dettagli tecnici. È un impegno che richiede energie, ma lo affrontiamo con passione. La speranza è che gli atleti rispondano numerosi, perché il loro entusiasmo è la nostra più grande ricompensa.
Paolo: La Prato-Valcanate è un’altra delle vostre gare storiche. Cosa la rende così speciale e amata dai partecipanti?
Giulia: La Prato-Valcanate è un vero orgoglio per la GAU, Paolo. Si tiene a metà Novembre, come ogni anno, ed è un appuntamento che i podisti aspettano con trepidazione. È una gara di 8,5 chilometri, un percorso che è molto più di una semplice competizione: è un viaggio nella natura e nella storia.
Si parte dal cuore della Val Bisagno e ci si immerge subito in un contesto unico: un misto di salita e discesa su acciottolato, sentieri selvaggi e il caratteristico lastricato di pietre di Luserna. Il percorso attraversa la macchia mediterranea, con i suoi muri a secco e panorami mozzafiato, fino a raggiungere il ponte seicentesco di Cavassolo, una vera perla storica.
Paolo: Sembra un’esperienza indimenticabile!
Giulia: Lo è davvero. Basta allontanarsi di pochi chilometri dal centro di Genova per trovarsi immersi in un silenzio quasi surreale, lontano dal caos cittadino. La cosa incredibile è che il percorso segue l’antica via dei Besagnini, i contadini che portavano i prodotti della campagna in città. Correre lungo questi sentieri significa fare un tuffo nel passato, rivivendo la storia e le tradizioni della nostra terra.
Paolo: Una gara che combina sport, natura e cultura. Un mix perfetto per i podisti!
Giulia: Esattamente. La Prato-Valcanate è una celebrazione del nostro territorio e delle sue radici. È un’esperienza che va oltre la corsa, regalando emozioni uniche a chiunque decida di partecipare. È una delle nostre tradizioni più belle, e ne siamo davvero orgogliosi.
Paolo: Tre gare, tre storie diverse, ma tutte emozionanti! Non dev’essere semplice gestire un calendario così ricco.
Giulia: Esattamente! Dietro ogni evento ci sono tante persone che lavorano con dedizione e amore per questo sport e per la nostra città. Non parliamo solo di logistica, ma di un vero sforzo collettivo: ogni dettaglio è curato per rendere l’esperienza unica per i podisti. Non è un’impresa da poco, ma vedere la soddisfazione e la gioia dei partecipanti ci ripaga di tutto.
Paolo: Tre gare così diverse tra loro, ma tutte con una forte identità. Giulia, qual è il vostro augurio per il futuro?
Giulia: Il nostro desiderio più grande è che sempre più atleti scelgano di partecipare alle nostre gare, vivendo in prima persona lo spirito della Podistica GAU. Ogni competizione è pensata per offrire non solo una sfida sportiva, ma un’esperienza indimenticabile, tra natura, tradizione e comunità. Vedere tanti runner, dai più esperti ai principianti, indossare con orgoglio un pettorale e percorrere i nostri tracciati è la nostra più grande soddisfazione. La partecipazione è il vero motore che dà senso al nostro impegno, e speriamo di continuare a coinvolgere un numero sempre maggiore di appassionati!
Paolo: Grazie, Giulia. Il tuo entusiasmo è contagioso, e sono sicuro che le vostre gare continueranno a crescere, attirando sempre più atleti. In bocca al lupo per tutti i vostri eventi!
Giulia: Grazie, Paolo! E un caloroso invito a tutti: venite a correre con noi, vi aspettiamo!
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