Gaia De Pascale
Correre è una filosofia
Perché si corre
Ponte alle Grazie
pp. 188 - euro 14
«Non è
più forte colui che arriva primo, bensì colui che gode maggiormente facendo ciò
che fa», Kilian Jornet
IL LIBRO
«Correre rende felici». Si potrebbe riassumere così l’affascinante
percorso che Gaia De Pascale traccia in queste pagine: unica fra tutte le
discipline sportive, la corsa è una filosofia di vita, e insieme metafora
stessa del vivere.
Chi corre lo fa per spezzare ogni condizionamento o limite: si
oppone al destino, esprime la propria nostalgia per l’infanzia perduta o per un
ideale di purezza e autenticità a cui tendere, sfoga emozioni
e tensioni sopite
da troppo tempo, supera le barriere che la vita gli ha imposto. In una parola,
correre è sinonimo di libertà, oltre i vincoli sociali, culturali, oltre le
sbarre di qualsiasi prigione, mentale o reale, fisica o emotiva. Ecco quindi
una ricchissima carrellata di figure, ognuna emblema di tale pulsione, dal mito
greco ai conflitti sociali del Novecento, dalla savana africana ad Alice nel
Paese delle Meraviglie, dagli scatti brucianti dei velocisti alle imprese
titaniche degli ultrarunner, fra cui spicca il leggendario Marco Olmo. Le
storie raccolte in questo libro sono tante e diversissime fra loro, lontane
nello spazio e nel tempo della storia, ma non è difficile riconoscerne un
centro comune. Quando si tratta di correre, agonismo e competizione non contano
più di tanto: l’obiettivo non è sconfiggere l’avversario o inanellare
l’ennesimo record, ma arrivare in fondo, raggiungere il traguardo, vincere la
sfida che prima di tutto affrontiamo con noi stessi, le paure, le prove
durissime di cui il destino ha costellato la nostra strada. Correre è persino
una forma di follia, ma di «follia sana, una follia che è salvezza»
E la proverbiale «solitudine del maratoneta» non è mai
una cella, ma la libertà più pura, la vittoria più profonda, la capacità di arrivare
al fondo di noi stessi, di pensare l’impensabile. Quando si corre ci si
dimentica della fatica, del dolore, del respiro che sembra mancare a ogni
passo. Ci si dimentica perfino di correre: «Forse il segreto è tutto qui.
Correre come si sogna».
Eccola
qui, la felicità della corsa, il gusto
di un gesto senza senso,
che non
produce niente, che non serve a niente.
Nemmeno il
traguardo conta.
Nemmeno il
risultato.
Kilian Jornet con una semplice frase dice tutto quello
che c’è da dire:
“Non è più forte colui che arriva primo bensì colui che
gode maggiormente facendo ciò che fa”.
Vince chi gode di più.
In fondo, quale felicità più grande si potrebbe rincorrere?
L’AUTRICE
Gaia De Pascale, nata a
Genova nel 1975, è dottore di ricerca in Analisi e interpretazione dei testi
italiani e romanzi. Lavora come redattrice, consulente editoriale e ghost writer.
Studiosa di
letteratura e antropologia, tiene regolarmente lezioni presso master, corsi di
specializzazione e corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato, tra gli altri:
Scrittori in viaggio. Narratori e poeti italiani del Novecento in giro per il
mondo (Bollati Boringhieri, 2001); Slow Travel. Alla ricerca del lusso di
perdere tempo (Ponte alle Grazie, 2008); Il corridore. Storia di una vita
riscattata dallo sport (con Marco Olmo, Ponte alle Grazie, 2012) e In viaggio
(con Giorgia Previdoli, Feltrinelli Kids, 2013).
Il suo sito
internet è www.gaiadepascale.it
La presentazione del libro avverrà
Martedì 10 giugno 2014 alle ore 18.00 presso la Libreria La Feltrinelli via
Ceccardi 18/24 Genova interverrà Simone Regazzoni.
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